PRESEPE VIVENTE
2019/20: Ventisettesimo anno del PRESEPE VIVENTEValle Lavatoio (Pimonte), alle pendici della collina di Pino
Lungo questo antichissimo percorso, sul sentiero che da millenni collega Gragnano a Pimonte, ad Agerola e quindi ad Amalfi, vissero i nostri antenati.
Sappiamo degli Osci (2-3000 anni fa), dei Picentini, dei Sanniti, degli Etruschi … poi dei Greci e dei Romani … uno dei due valichi (con quello di Chiunzi) per superare i Monti e raggiungere Amalfi ... per secoli territorio della gloriosa Repubblica Amalfitana ... luoghi pregni di storia (Silla che “delevit Stabia” ... Guerra Gotica ...) e di ossigeno (Foresta e Macchia mediterranea, piante terapeutiche, acque e ruscelli ... farmacia naturale per i Medici della Scuola Salernitana e per la tradizione popolare ...) ... terra di falchi, di gheppi e poiane ... sentieri da “irredentisti” ... terra di LAVORO, castagni, querce, streghe e 'ncarmatori … terra di monti … “Lattari” …
«E gli angeli diedero l'annunzio ai pastori dormienti»

Già i primi cristiani usavano dipingere o scolpire le scene della nascita di Cristo nelle catacombe o nei luoghi di adunanza.
Le prime notizie documentate di un presepe Napoletano risalgono al 1021, ben prima di quello divulgato da San Francesco, ma è nel Settecento che esso incontrò la sua stagione d'oro, uscendo dalle chiese per entrare nelle dimore dell'aristocrazia e quindi del popolo, aggiungendosi un aspetto anche laico, con l’inserimento di figure nuove e spesso simboliche o caratteristiche della nostra cultura.

D’altronde il percorso presepiale va vissuto come un sogno … il sogno di Benino … il sogno del Cammino dell’Uomo dall’Ignoranza alla Consapevolezza, dalla Morte alla Rinascita, dal Sonno al Risveglio …
E tu dormi Benino? …



… il salumiere che rappresenta gennaio, il venditore di ricotta e formaggio, febbraio, il pollivendolo e venditore di uccelli che ricorda marzo, il venditore di uova, aprile, mentre la coppia di sposi, che porta un cesto di ciliegie e di frutta rappresenta maggio, il panettiere o fornaio giugno, il venditore di pomodori, legato a luglio, il venditore di meloni, agosto, il venditore di fichi o seminatore, settembre, il vinaio o il cacciatore, rappresentano ottobre, il venditore di castagne novembre, il pescivendolo o il pescatore, rappresentano dicembre.

I due zampognari: il Piffero, il più giovane, allegro, estroverso è vestito di verde; la Zampogna, il più anziano, con gli abiti scuri della modestia, saggiamente silenzioso frena l’irruenza del Piffero … La zingara, associata alla chiaroveggenza, che porta con sé dei ferri, che annunciano la crocifissione …
I bambini … il futuro …

… la Natività … la Madonna e l’umile Giuseppe, che s’inchina a Dio, accettandone la volontà … la Greppia o Mangiatoia, l’accoglienza del Dio unico.
Il bue e l'asinello (allegoria degli Ebrei e dei Gentili che riconoscono la divinità del loro re, per San Girolamo l’asino rappresentava l’Antico Testamento e il bue, il Nuovo, l’asino simboleggia i pagani, che non sanno, e perciò non possono comprendere, il bue richiama agli ebrei, ai saggi, ai dotti che pur avendo la possibilità di accedere alla conoscenza e alla sapienza, a causa della “durezza delle corna” non riescono ad aprire la mente all’intelligenza della fede).

La leggenda dice che il primo dei tre Magi fosse di pelle Nera, il secondo di pelle Gialla e il terzo di pelle Bianca o Rossa, rappresentando così le tre Razze più antiche che si sono succedute e che sono ancora presenti: la Razza della Lumuria (gli africani Neri) la Razza di Atlantide (i Mongoli, Cinesi e Giapponesi) e la Razza Ariana o Caucasica (i Bianchi e i pellerossa), ad indicare che tutti i popoli si uniranno in Cristo, o più semplicemente la semita, la giapetica, la camitica.

Gaspare, re di Arabia, Gaspar (per i greci Galgalath, significa signore di Saba, dal persiano Kantschavar, successivamente latinizzato in Gasparous, "Nobile maestro") è "Colui che ha conquistato il Farr" ed aveva la Mirra, segno dell'Umanità, è il giovane (il dio Farr, considerato come 'principio igneo', è il Fuoco primordiale che alimenta tutto l'universo dandogli forza, vita e forma), Melkon

Baldassarre, Balthasar, re dell'India (o Babilonese), significa "il Protetto dal Signore" (Balatas e Usur sono le parole che hanno dato origine al nome Baldassarre, significa "Dio protegge la sua vita") ed aveva con sé l'Incenso, segno di Divinità, è l'uomo adulto, dalla carnagione scura … Il passato, il presente, il futuro.

… in passato al loro corteo si aggiungeva una figura femminile detta “La Re Màgia”, cioè una regina mora, evidente rappresentazione della luna, la Regina di Saba, la Lilith, la Luna Nera, che segue il viaggio notturno dei tre sovrani … I cammelli (simbolo di sobrietà, mansuetudine, obbedienza, fortuna) gli elefanti (simbolo di potere straordinario, longevità, intelligenti).

I tre Doni portati dai Magi a Gesù rappresentano la Volontà spirituale, l'Amore impersonale e la Conoscenza olistica.
Una leggenda orientale narra che i Re Magi portarono le loro tre offerte per riconoscere se quel profeta era Dio o Re o Sapiente: se prende oro, è un re, se prende incenso è un Dio, se prende mirra è un sapiente … lo adorarono e il Bambino prese tutte e tre le offerte …

L'incenso era bruciato nei riti di purificazione e considerato l'elemento per avvicinarsi agli dei, è l’aroma che si offre agli Dèi, rappresenta l'Amore dell'Anima.
La mirra è simbolo della duplice natura del Bambino divino alla cui umanità si augurava salute e guarigione da ogni male, con l'esotico profumo dalle taumaturgiche virtù. È la sostanza che rende incorruttibile il corpo del defunto preservandolo per l’eternità, utilizzata in passato per profumare le salme dei defunti, i cristiani nel dono della mirra collegata alla notte, vedono il presagio della morte di Gesù crocefisso, rappresenta la Conoscenza delle Leggi evolutive …

Dr. Andrea Grosso
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